Doti di Epaminonda - Cornelio Nepote versione latino la traduzione latina bis
Doti di Epaminonda versioni latino Cornelio Nepote
Traduzione libro la traduzione latina bis
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Epaminondas, Polymnidis filius, erudit sic fuit, ut nemo Thebanus magis. Nam et citharizare et cantare ad chordarum sonum et saltare didicerat....
Epaminonda, figlio di Polirmuide, fu così erudito come nessun Tebano di più. Aveva appreso l’arte di suonare la cetra e di cantare al suono delle corde.
Ebbe come insegnante di filosofia il tarantino Lisi, al quale certamente fu così dedito che, ammise solo lui presso di se e antepose la cultura a tutti i suoi condiscepoli (coetanei). Queste cose in vero preso i romani sono insignificanti, ma almeno una volta in Grecia erano di grande fama: (magnae è un dativo di effetto, molto usato in latino accanto a sum e altri verbi.
) Quando poi cominciò ad occuparsi del lavoro della lotta [a fare ginnastica], si occupò non tanto della grandezza delle forze [robustezza] ma della velocità infatti riteneva che quella servisse alla pratica degli atleti, questa alle esigenze della guerra. Le virtù arrivarono a queste buone cose del corpo ma anche in maggior quantità dell'animo.
Infatti era modesto, prudente parco di verità che non mentiva mai neanche per gioco. confortava così tanto gli amici che ogni cosa sembrava fosse comune a lui con i suoi amici. e Infatti non era inviato da nessuno, e veniva ammirato da tutti
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