Epaminonda risponde argutamente a Meneclide (Versione latino Nepote)
Epaminonda risponde argutamente a Meneclide
Autore: Cornelio Nepote
Epaminonda fuit disertus, ut nemo ei Thebanus par esset eloquentia, neque minus concinnus in brevitate respondendi quam in perpetua oratione ornatus....
Epaminonda fu facondo a tal punto che nessun Tebano gli fu al pari in eloquenza, felice tanto nella brevità delle risposte quanto non meno che elegante nel discorso continuo.
Come calunniatore ebbe un certo Meneclide, anche lui di Tebe, avversario nell'amministrazione dello Stato, abbastanza abile oratore, come Tebano, evidentemente: infatti, in quel popolo è posta più forza fisica che intellettuale.
Questo, poiché vedeva che Epaminonda eccelleva nell'arte militare, era solito esortare i Tebani ad anteporre la pace alla guerra, affinché non fosse richiesta l'opera di quel comandante. L'altro gli rispose: "Inganni i tuoi concittadini con quello che dici, dal momento che li allontani dalla guerra: infatti in nome della pace procuri la schiavitù.
La pace, infatti, si prepara con la guerra. Perciò quelli che vogliono godere di una lunga pace devono essere esercitati alla guerra. Quindi, se volete essere i primi della Grecia, dovete usare l'accampamento, non la palestra".
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