Il tebano Epaminonda esempio di integrità morale e valore militare (Versione latino Nepote)
Il tebano Epaminonda esempio di integrità morale e valore militare versione latino Cornelio Nepote traduzione Nuovo Comprendere e Tradurre (2) Pagina 271 Numero 3
Difficile est dictu utrum Epaminondas melior vir an dux fuerit. Nam et imperium non sibi sed patriae semper quaesivit et pecuniae adeo parcus fuit ut pauper decesserit atque publico sumptu elatus sit....
E' difficile affermare (lett. a dire, a dirsi) se Epaminonda fu migliore come uomo (essere umano) che come comandante.
Infatti non esigeva (domandava) il potere per sé stesso ma per la patria e fu così prodigo da denaro da allontanare la poverta e da sopportare la spesa pubblica. Lui ebbe tanta conoscenza delle lettere e della filosofia (dativo di possesso), che tutti gli domandavano dove (egli) avesse appreso una simile bravura nell'arte militare.
E non contraddiceva da questo proposito di vita la sua idea della morte. Epaminonda, infatti avendo vinto i Lacedemoni a Mantinea ed essendosi visto venir meno per una grave ferita, ricondotto nell'accampamento sfinito, riunì la voce e lo spirito e domandò a chi lo circondava se lo scudo fosse salvo. Poichè gli risposero che era stato salvato, domandò (inoltre) se i nemici lo avessero rotto.
Avendo udito quello che desiderava, ordinò che quell'asta che lo aveva trafitto gli fosse estratta. Così (pur immerso) in molto sangue ma nella contentezza e nella vittoria, morì rendendo grazia alla patria.
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