La prima guerra Persiana (VERSIONE littera litterae)
La prima guerra Persiana Cornelio Nepote
Littera, ae 1B pag. 59 n° 1
Hoc in tempore nulla civitas Atheniensibus auxilio fuit praeter Plataeas, quae mille miserunt milites....
In questo tempo nessuna città fu di aiuto agli Ateniesi se non i Plateesi, che mandarono mille soldati.
Per l'autorità di Milziade, gli Ateniesi fecero uscire le truppe dalla città e fecero gli accampamenti in luogo adatto. Poi il giorno dopo ai piedi del monte, schierarono l’esercito in una regione non aperta e cominciarono lo scontro, essendo protetti dall’altezza dei monti.
Dati, anche se vedeva la posizione non adatta per i suoi, tuttavia confidando nel numero delle sue truppe desiderava attaccare perché, prima che gli Spartani giungessero in aiuto, credeva utile combattere. E così fece avanzare in campo cento (migliaia) di fanti, dieci mila cavalieri ed attaccò lo scontro.
Ma nella battaglia gli Ateniesi tanto più valsero per valore e ottennero una vittoria incredibile, poiché sbaragliarono un numero di nemici decuplo e tanto li atterrirono, che i Persiani non si diressero agli accampamenti, ma alle navi.
Libro: Nuova edizione pagina: 148 numero 26
Dopo la terribile battaglia nel Lade, Dario, il tiranno cattivo dei persiani, preparava una flotta e un'esercito pedestre(di fanteria) e interrogava lo stratega Artaferne.
L'innumerevole esercito dei persiani prima conquistava le isole dell'egeo, dove i violenti soldati bruciavano le case e devastavano i templi degli dei e portavano via i ricchi doni dagli altari; poi l'esercito andava verso la terra ferma e sbarcava nella pianura dell'attica.
Gli ateniesi non temevano i nemici, combattevano con coraggio nella pianura di maratona per la libertà e con pochi alleati volsero in fuga i barbari.
Gli ateniesi allora innalzavano il trofeo della vittoria, i persiani si ritiravano verso le navi e navigavano verso l'asia.
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