Milziade (Cornelio Nepote)
Miltiades, Cimonis filius, Atheniensis, cum et antiquitate generis et gloria maiorum et sua modestia unus omnium maxime floreret eaque...
Milziade, figlio di Cimone, l'Ateniese, brillando massimamente unico fra tutti sia per l'antichità della stirpe che per la gloria degli antenati e per la sua modestia ed essendo in quell'età, quando ormai da lui i propri cittadini potevano sperare non solo bene, ma anche che lui, garantisse un futuro tale, quale giudicarono dopo averlo conosciuto, avvenne, che gli ateniesi vollero inviare i coloni nel chersoneso. Essendoci una grande quantità di tal genere e molti di quella migrazione chiedendo l'alleanza, i prescelti fra costoro furono inviati a Delfi per deliberare, come utilizzare il più possibile il condottiero. Ed infatti a quel tempo i Traci occupavano quelle regioni, con le cui armi bisognava combattere.
Pizia avvertì ad uno ad uno quelli che dovevano deliberare, di assumere per loro il comandante Milziade: se avessero fatto ciò, avrebbe avuto inizio un prospero futuro. In base al responso dell'oracolo scelta di propria mano la flotta partendo per il Chersoneso essendosi avvicinato a Lemno e volendo ridurre sotto il potere degli ateniesi gli abitanti di quell'isola, ed avendo chiesto agli abitanti di Lemno di fare ciò spontaneamente, quelli deridendo risposero che allora avrebbero fatto ciò, quando quello partendo da casa con il vento aquilone sarebbe giunto con le navi in patria.
Infatti quel vento sorgendo da settentrione si dirige contro coloro che partono da Atene. Milziade non avendo tempo d'indugiare deviò la rotta, da cui tendeva, e giunse nel Chersoneso. Qui in breve tempo disperse le milizie dei barbari in tutta la regione, in cui era diretto, impadronitosene, collocò nei campi la moltitudine, che era con sé.
(By Maria D. )
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