Saggio governo di Timoleonte in Sicilia
Expulso Dionysio Carthaginiensibusque profligatis, Timoleon, quia propter diuturnitatem belli non solum regiones, sed etiam urbes desertae erant, primum e Sicilia, dein Corintho arcessivit colonos, ... Itaque, cum primum potuit, imperium deposuit ac privatus Syracusis, quod reliquum vitae fuit, vixit.
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Timoleonte, cacciato Dionisio e annientati i Cartaginesi, poichè, a causa della lunga durata della guerra, erano state abbandonate non solo le regioni, ma anche le città, in un primo momento mandò a chiamare i coloni dalla Sicilia, poi (quelli) da Corinto, poiché da loro all'inizio era stata fondata Siracusa.
Restituì agli antichi cittadini i loro beni, e divise fra i nuovi (cittadini) i nuovi i possedimenti ottenuti dalla guerra, ricostruì le mura demolite delle città e i templi devastati dalle fondamenta, restituì alle città le leggi e la libertà: da un così devastante conflitto procurò all'intera isola una così grande tranquillità da essere giudicato egli stesso il fondatore di quelle città e non quelli che le fondarono all'origine.
Demolì dalle fondamenta la rocca che Dionisio aveva fortificato per sottomettere la città in suo potere, distrusse gli altri baluardi della tirannide e si adoperò perché non rimanesse traccia della schiavitù.
Pur avendo un potere così grande da poter comandare anche su quelli che non volevano e pur avendo, inoltre, un così grande affetto (da parte) di tutti i Siciliani da poter ottenere il regno, preferì essere amato che temuto. Pertanto, non appena gli fu possibile abbandonò il potere e trascorse il resto della vita a Siracusa come un cittadino privato.
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