Ultimi anni di vita di Conone
Classe Peloponnesiorum devicta cum ultum se iniurias patriae putaret, ... de Persicis rebus credimus, effugisse scriptsit.
Debellata la flotta degli abitanti del Peloponneso, reputando di aver vendicato le offese della patria desiderò più cose di quanto potè realizzare.
E tuttavia tali cose non furono giuste, , perché preferì che venissero aumentate le ricchezze della patria piuttosto che del re. Infatti avendo costituito per sè grande autorevolezza in quella battaglia navale, che aveva conseguito presso Cnido non solo tra i Barbari, ma anche tra tutti i cittadini della Grecia, iniziò ad impegnarsi in segreto, a restituire agli Ateniesi la Ionia e la Eolia.
Dato che tale piano era stato tenuto nascosto meno accuratamente, Tiribazo, che era a capo dei Sardi, chiamò Conone, facendo finta d'inviarlo presso il re per un grande progetto. Essendo giunto secondo il volere di costui (essendo giunto obbedendo all'annuncio di costui), fu gettato in catene, in cui si trovò per qualche tempo.
Perciò alcuni lasciarono scritto che lui fu condotto presso il re e qui lo uccisero. Diversamente a quanto detto (contrariamente a tali cose) lo storico Dinone, verso cui noi abbiamo molta fiducia in merito agli avvenimenti Persiani, scrisse che fuggì. (By Maria D.)
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