Alessandro attraversa il deserto - COTIDIE LEGERE - Versione curzio rufo

versione di Cotidie Legere pag. 266 n °9
(corretta in classe)

inizio: Alexander cum expedito agmine Sogdianorum deserte nocturno itinere ingreditur. fine: multoque maior horum numeros fuit quam eorum qui ullo ceciderant proelio.

Alessandro entra con l’esercito armato alla leggera nel deserto di Sogodiani in un viaggio notturno.

La penuria di acqua, come si disse, accese la sete. Per quaranta stadi neppure una moderata quantità d’acqua uscì e il vapore del sole estivo accese la sabbia. Ai soldati sembrava che il viaggio notturno (fosse) tollerabile, poiché i corpi erano alleggeriti dalla rugiada e dal fragore mattutino. Del resto, quando il calore cominciò all’alba e la siccità assorbì ogni naturale liquido, le risorse e le regioni erano devastate.

Perciò prima gli animi, poi i corpi cominciarono a venir meno; era faticoso sia arrestarsi sia avanzare. Alla fine Alessandro arrivò al fiume Osso, ma gran parte dell’esercito non potè seguirlo. Perciò ordinò di accendere i fuochi su un altro monte affinché gli stessi, che lo seguivano a stento da lontano sapessero che lui c’era. Poi a coloro che erano i primi dell’esercito, rianimati presto dal cibo e dalle bevande e comandò che riempissero i vasi e gli otri che portassero aiuto ai suoi.

Ma questi bevvero l’acqua troppo avidamente, furono uccisi dalla loro avidità, poiché il respiro fu impedito dall’acqua, il numero di questi fu di gran lunga maggiore di quelli che non erano caduti in battaglia.

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