Bellezza di una città - Agite versione latino Curzio Rufo
Bellezza di una città versione latino Curzio Rulo traduizione libro agite versione latino
Ipsius urbis pulchritudo ac vetustas non regis modo, sed etiam omnium oculos in semet haud immerito convertit....
L'antica bellezza della stessa città attirò su di sE gli occhi non solo del re ma anche di tutti Le mura costruite con mattoni cotti e cementate con bitume, abbracciano uno spazio, in latitudine, di 32 piedi; si dice che le quadrighe (lett. le quadrighe sono dette corrono incrociandosi tra loro senza pericolo di scontrarsi.
L'altezza delle mura SI eleva (per) uno spazio di 50 cubiti; le torri sono più alte dell le mura di 10 piedi. La circonferenza dell'intera costruzione abbraccia 365 stadi.
Si tramanda che ne sia stato costruito uno stadio al giorno. Gli edifici non sono attaccati alle mura, ma ne distano circa uno iugero. Per altro, non hanno occupato l'intera città con case; la superficie abitata [lett. si abitava] s'estende (soltanto) per 80 stadi, né tutte le case sono ammassate le une alle altre [lett. sunt continua], dato che - come penso - parve più sicuro che fossero dislocate [spargi] in punti diversi [lett. in più punti; ovvero che tra le case stesse ci fosse dello spazio].
(Gli abitanti) seminano e coltivano i (terreni) restanti, di modo che - se incombesse una minaccia dall'esterno - gli assediati potrebbero ricavare gli alimenti dal suolo della città stessa.
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