L'india misteriosa - Intellege et verte - Versione latino Curzio Rufo

L'india misteriosa
Versione latino traduzione libro Intellege et verte numero 205

Alexander, amne superato, ad interiora loca Indiae processit. Silvae erant prope, in immensum spatium patentes et proceris et in altitudinem editis arboribus densae....

Guadato il fiume, Alessandro si spinse verso i territori più interni dell'India. Nelle immediate vicinanze, si estendevano, coprendo un'ampia zona, selve fitte di altissimi alberi.

La maggior parte dei rami, a mo'di tronchi giganteschi, inclinati verso il suolo, rispuntavano dal punto in cui si erano incurvati, tanto da non avere aspetto di un ramo che rispuntasse, quanto piuttosto di un albero novello che erto su propria radice. Il clima (è) salubre, dato che le ombre temperano la forza del sole e dalle fonti le acque sgorgano copiosamente.

Tuttavia, nelle selve c'è una grande quantià di serpenti, dalle squame lucenti come l'oro, nonchè velenosissimi (lett. e il loro veleno): al morso, infatti, seguiva morte immediata finchè alfine gli abitanti del luogo offrirono ai Macedoni l'antidoto. Da lì, marciando attraverso deserti, giunsero (poi) nelle vicinanze del fiume Iarotide; qui c'è un bosco, che confina col fiume, (bosco) ombreggiato di alberi rari lett. visti in nessun luogo e popolato da una moltitudine di pavoni.

Levati da quel luogo gli accampamenti, Alessandro cinge d'assedio una città posta non lontano e, catturati alcuni ostaggi, impone il riscatto agli abitanti.

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