Gli Egizi e gli animali- Versione greco di Erodoto da Triakonta
Gli Egizi e gli animali
VERSIONE DI GRECO di Erodoto
TRADUZIONE dal libro Triakonta
Inizio: nomos de esti peri ton terion
fine: tetnanai anagke
TRADUZIONE n. 1
Ognuni che abita in città compie per loro questi riti pregando la divinità dal quale ciò sarebbe l'animale; rasando tutta la testa dei ragazzi metà o la terza parte, pongono i capelli sulla bilancia di contro all'argento; ciò che la bilancia pesa lo da alla custode delle bestie; e quella in cambio di questo avendo sminuzzato il pesce lo offre alle bestie.
chiunque uccida un'ibis o un spalviero, s elo fa volontariamente o involontariamente è inevitabile che muoia.
traduzione n. 2
4) E gli abitanti delle città adempiono con loro, caso per caso, i seguenti voti che, per l’avvenuta guarigione di figli, essi fanno alla divinità cui l’animale è sacro. Radono ai fanciulli o tutta o la metà o la terza parte della testa, mettono in una bilancia una quantità d’argento corrispondente ai capelli, e l’argento che fa inclinare la bilancia viene consegnato alla guardiana degli animali, la quale per questo compenso fa a pezzi dei pesci per darli da mangiare alle bestie. 5) Questo è stabilito per il loro mantenimento.
Traduzione di altro utente letterale
C'è una legge che riguarda gli animali, che così dispone. Come responsabili, sono incaricati del nutrimento di ciascuno degli animali separatamente sia sia gli uomini che le donne degli Egizi, i figli dei quali ricevono l'incarico prestigioso dal padre.
Ciò che la bilancia eventualmente pesa viene donato al guardiano degli animali. Dunque tale nutrimento è loro assegnato.
Se uno uccidesse uno di questi animali, se di proposito, la pena è la morte; se invece involontariamente, paga una multa che i sacerdoti stabiliscono.
Le versioni del tuo libro senza doverle cercare?