Gige e Candaule - versione greco Erodoto
GIGE E CANDAULE
VERSIONE DI GRECO di Erodoto
TRADUZIONE
Questo Candaule era molto innamorato della propria moglie e perciò era convinto che fosse di gran lunga la più bella donna del mondo.
Candaule, quando gli parve ora di andare a dormire, condusse Gige nella sua camera; subito dopo comparve anche la moglie: Gige la osservò mentre entrava e posava i propri vestiti. Appena la donna si voltò per avvicinarsi al letto, dandogli le spalle, Gige uscì dal nascondiglio e si allontanò; lei lo scorse mentre usciva, ma, pur avendo compreso il misfatto del marito, invece di gridare per la vergogna, finse di non essersi accorta di niente, con l'intenzione però di vendicarsi di Candaule. Bisogna sapere che presso i Lidi, come presso quasi tutti gli altri barbari, è grande motivo di vergogna persino che sia visto nudo un uomo. Sul momento non lasciò trasparire nulla e rimase tranquilla; ma non appena fu giorno diede istruzioni ai servi che vedeva a sé più fedeli e mandò a chiamare Gige. Gige credeva che lei ignorasse l'accaduto e si presentò subito: era abituato anche prima ad accorrere ogni volta che la regina lo chiamava. Quando lo ebbe davanti, la donna gli disse: "Ora tu, caro Gige, hai di fronte a te due strade e io ti concedo di scegliere quale preferisci percorrere: o uccidi Candaule e ottieni me e il regno dei Lidi, oppure è necessario che tu muoia subito, così non sarai più costretto a vedere ciò che non devi per obbedire a tutti gli ordini del tuo padrone. Non ci sono alternative: o muore il responsabile di tutte queste macchinazioni o muori tu che mi hai vista nuda e che hai compiuto azioni così poco lecite". Gige dapprima rimase sbalordito dalle parole della regina, poi supplicò per un pò di non costringerlo a compiere una simile scelta;
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