Ciro e Creso: Creso sul rogo- Versione greco di Erodoto
Ciro e Creso: Creso sul rogo
VERSIONE DI GRECO di Erodoto
TRADUZIONE
Καί τον Κϋρον άκούσαντα των 6 έρμηνέων τα Κροίσος είπε, μεταγνόντα τε και, έννώσαντα δτι καί αΰτδς άνθρωπος έών άλλον άνθρωπον, γενόμενον...
TRADUZIONE
Ciro udì dagli interpreti il racconto di Creso e cambiò parere: pensò che lui, semplice essere umano, stava mandando al rogo, ancora vivo, un altro essere umano, che non gli era stato inferiore per fortune terrene; inoltre gli venne timore di una vendetta divina, al pensiero che nella condizione dell'uomo non vi è nulla di stabile e sicuro, e ordinò di spegnere al più presto il fuoco ormai divampante e di far scendere Creso e i suoi compagni.
Invocava il dio fra le lacrime quando all'improvviso il cielo, prima sereno e privo di vento, si annuvolò, scoppiò un temporale e cadde un violentissimo acquazzone che spense completamente le fiamme. Allora Ciro, resosi conto che Creso era un uomo giusto e caro agli dei, lo fece scendere dal rogo e gli chiese: "Creso, quale uomo ti convinse a marciare contro le mie terre, a essermi nemico invece che amico?" E Creso rispose: "Sovrano, ho agito così per la tua felicità e per la mia rovina: di tutto questo il colpevole fu il dio dei Greci, che mi esortò alla guerra.
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