Storie libro 6.9 - Erodoto

Αὗται μὲν Ἰώνων ἦσαν, τῶν δὲ βαρβάρων τὸ πλῆθος τῶν νεῶν ἦσαν ἑξακόσιαι. Ὡς δὲ καὶ αὗται ἀπίκατο πρὸς τὴν Μιλησίην καὶ ὁ πεζός σφι ἅπας...

Queste erano le navi degli Ioni, mentre quelle dei barbari erano seicento. Quando anche queste arrivarono nella zona di Mileto e tutto l'esercito di terra fu presente, i generali dei Persiani, venuti a conoscenza del numero delle navi ioniche, temettero di non essere in grado di superarli, e così di non poter conquistare Mileto senza il dominio del mare, rischiando di incorrere in qualche punizione da parte di Dario. [2] Riflettendo su ciò, radunarono i tiranni degli Ioni, che erano stati deposti da Aristagora di Mileto ed erano fuggiti dai Medi, e che in quel momento si trovavano con l'esercito contro Mileto. Convocati questi uomini, dissero loro: [3] "Uomini Ioni, ora ciascuno di voi mostri di voler fare del bene alla casa del re; ognuno di voi cerchi di separare i propri concittadini dal resto della coalizione. Proponete loro queste promesse: che non subiranno alcun danno per la ribellione, che i loro templi e le loro proprietà non saranno bruciati, e che non saranno trattati con maggiore violenza di quanto non lo fossero prima. [4] Se però non accetteranno queste condizioni e decideranno di combattere, allora minacciateli con ciò che li aspetta: se saranno sconfitti in battaglia, saranno ridotti in schiavitù, i loro figli saranno evirati, le loro figlie saranno portate a Bactriana, e la loro terra sarà data ad altri".
(By Starinthesky)

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