I Romani da una guerra all'altra (Versione latino Eutropio)

I Romani da una guerra all'altra
Autore: Eutropio

Aemilio consule ingentes Gallorum copiae Alpes transierunt. Traditium est a Fabio historico, qui ei bello interfuit, DCCC milia hominum parata ad id bellum esse....

Sotto il consolato di Emilio ingenti milizie dei Galli superarono le Alpi. È stato raccontato dallo storico Fabio, che presenziò a quella guerra, che 800. 000 uomini erano stati preparati per quella guerra.

Perirono 40. 000 nemici e fu attribuito il trionfo ad Emilio. Poi, alcuni anni dopo si combattè contro i Galli in Italia, e si portò a termine la guerra sotto il consolato di Marco Claudio Marcello e Gneo Cornelio Scipione. Allora Marcello con il collega annientò numerose truppe di Galli, espugnò Milano, portò un considerevole bottino a Roma. Sotto il consolato di Marco Minucio Rufo e Publio Cornelio fu condotta contro i Romani la seconda guerra punica per opera di Annibale, comandante dei Cartaginesi, che cominciò ad assediare Sagunto, città della Spagna amica ai Romani.

I Romani gli intimarono attraverso ambasciatori che si astenesse dalla guerra. Costui non volle ricevere gli ambasciatori.

I Romani mandarono messaggeri anche a Cartagine per ordinare ad Annibale di non intraprendere una guerra contro gli alleati del popolo romano. Furono date dai Cartaginesi dure risposte. Nel frattempo i Saguntini furono vinti dalla fame, e catturati da Annibale vengono colpiti da estrema punizione. Fu dichiarata guerra ai Cartaginesi.

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