Il bellum sociale - LITTERA LITTERAE- Versione latino eutropio
Titolo: Il bellum sociale
Autore: Eutropio
Versione da LitteraLitterae Pagina 268 numero 2
Sexcentesimo quinquagesimo anno ab Urbe condita, cum prope alia omnia bella cessarent, in Italia gravissimum bellum Picentes, Marsi Pelignique moverunt, qui, cum annis numerosis iam populo Romano oboedirent, tum libertatem sibi aequam adserere coeperunt.
Perniciosum admodum hoc bellum fuit. P. Rutilius consul in eo occisus est, Caepio, nobilis iuvenis, Porcius Cato, alius consul.
Duces autem adversus Romanos Picentibus et Marsis fuerunt T. Vettius, Hierius Asinius, T. Herennius, A. Cluentius. A Romanis bene contra eos pugnatum est a C. Mario, qui sexies consul fuerat, et a Cn. Pompeio, maxime tamen a L. Cornelio Sulla, qui inter alia egregia [...] Cluentium, hostium ducem, cum magnis copiis fudit [...]. Quadriennio cum gravi tamen calamitate hoc bellum tractum est.
Quinto demum anno finem accepit per L. Cornelium Sullam consulem, cum antea in eodem bello ipse multa strenue, sed praetor, egisset.
Nel 659 dalla fondazione di Roma, dal momento che quasi tutte le guerre si erano concluse, in Italia i Picenti, i Marsi ed i Peligni mossero un'impetuosissima guerra, essi, poiché per tanti anni già obbedivano al popolo romano, finalmente cominciarono a rivendicare per sé una libertà giusta.
Particolarmente funesta fu questa guerra. Il console P. Rutilio fu ucciso durante questa guerra, Cepio, un giovane nobile, Porcio Catone, altro console.
Inoltre i Piceni e i Marsi, contro i Romani, ebbero come comandanti T. Vettio, Iero Asinio, T. Erennio, A. Cluenzio. Dai Romani si combatté efficacemente contro di loro: da C. Mario, che per la sesta volta era stato (nominato) console, e da Gneo Pompeo, tuttavia soprattutto da L. Cornelio Silla, il quale tra le altre (imprese) sbaragliò egregiamente e con tante truppe Cluenzio, comandante dei nemici.
Per quattro anni tuttavia questa guerra si protrasse con grave pericolo. Il quinto anno finalmente la guerra ebbe fine grazie a L. Cornelio Silla il console, poiché in passato nella medesima guerra lo stesso aveva condotto valorosamente molte gesta, ma come pretore.
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