Mitridate estende il suo dominio in Asia e in Grecia
Mitridate estende il suo dominio in Asia e in Grecia
Autore: Eutropio
Mithridates qui Ponti rex erat, atque Armeniam minorem et totum Ponticum mare in circuitu cum Bosporo tenebat, antea Nicomedem, amicum...
Mitridate, che era re del Ponto, e possedeva l'Asia Minore e tutto il Mar Nero con il perimetro del Bosforo, davanti a Nicomede amico del popolo Romano, si accinse a cacciare dalla Bitinia, dopo di che indisse una guerra al senato e al popolo Romano a causa delle ingiurie che aveva patito.
Subito invase e occupò la Cappadocia, e da quella mise in fuga Ariobarzane, re e amico del popolo Romano, il quale di questa cosa con forza si lamentò con i Romani. Poi invase anche la Bitinia e la Paflagonia. Da quel luogo si affrettò ad Efeso, e mandò lettere per tutta l'Asia affinché dovunque fossero trovati cittadini Romani, fossero tolti di mezzo in un solo giorno.
Frattanto anche Atena, città dell'Acaia, fu consegnata a Mitridate da Aristo Ateniese. Mitridate infatti aveva già mandato in Acaia Archelao, suo capitano, con centoventimila cavalli e fanti, e da questo fu occupata anche la Grecia rimanente. Silla assediò Archelao presso il Pireo, non lungi da Atene, prese la stessa Atene. Poi data battaglia contro Archelao lo vinse in modo che di centoventimila uomini ne rimasero ad Archelao appena diecimila, essendo uccisi dell'esercito di Silla solo tredici uomini.
Mitridate conosciuta questa battaglia, dall'Asia mandò settantamila uomini sceltissimi ad Archelao, che Silla attaccò di nuovo. Nella prima battaglia furono uccisi quindicimila nemici e il figlio di Archelao Diogene; nella seconda tutte le truppe di Mitridate furono distrutte, Archelao stesso rimase nascosto tre giorni nudo nelle paludi. Udito ciò Mitridate ordinò che si trattasse con Silla di pace
Traduzione stesso titolo versione
tratta dal libro SISTEMA LATINO
inizia così: mithridates, qui ponti rex erat atque armeniam minorem et totum ponticum mare in circuitu cum bosphoro tenebat... finisce così: ... post alias cladse mithridates cum sulla de pace agi iussit.
Mitridate, che era il re del Ponto e possedeva l'Armenia minore (L'ASIA MINORE) e tutto il mar Nero con il Bosforo, volle scacciare per primo dalla Bitinia Nicomede, amico del popolo Romano, e fece sapere al Senato che gli avrebbe portato guerra per le ingiurie che aveva sopportato.
A Mitridate fu risposto dal Senato che, se avesse fatto ciò, avrebbe subito la guerra dai Romani. Per questo, irato, occupò subito la Cappadocia e da questa scacciò Ariobarzane, re e amico del popolo Romano. Subito invase anche la Bitinia e la Paflagonia, scacciati quei re amici del popolo Romano.
Da li si diresse ad Efeso e mandò lettere per tutta l'Asia affinché, i cittadini Romani venissero uccisi in un giorno, dove fossero stati trovati. Nel frattempo anche la città di Atene fu consegnata da Aristone a Mitridate. Costui aveva già mandato in Acaia Archelao, suo comandante, con centoventimila tra cavalieri e fanti, per mezzo dei quali fu occupata anche la restante Grecia. Siila blocca Archelao presso il Pireo, non lontano da Atene, e lo stesso prende Atene.
Poi, intrapreso un combattimento contro Archelao, lo sconfisse a tal punto che dei centoventimila, a stento dieci sopravvissero ad Archelao, solo tredici uomini dell'esercito di Siila vennero uccisi. Dopo altre sconfitte, Mitridate ordinò che venisse discussa la pace con Siila.
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