POST REGES EXACTOS Post Urbem Captam
Eutropio lingua latina per se illustrata
Anno trecentesimo sexagesimo quinto ab urbe condita, post captam autem primo, dignitates mutate sunt et pro duobus consulibus facti tribuni militares consulari potestate. ...Eo anno etiam Alexandria ab Alexandro Macedone condita est.
Nell'anno 365 dalla fondazione, e il primo dopo la conquista, le cariche (onorifiche) vennero cambiate e al posto dei due consoli furono eletti due tribuni militari con potere consolare.
Da questo momento la potenza romana Iniziò ad aumentare. Infatti Camillo sconfisse in quell'anno la città dei Volsci, che per settantanni aveva condotto la guerra, vinse le città degli Equi e dei Sutrini e le occupò entrambe - dopo aver annientato gli eserciti delle medesime - e riportò tre trionfi allo stesso tempo. Anche T. Quinzio Cincinnato, inseguiti fino al fiume Allia i Prenestini. che durante la guerra erano arrivati fino alle porte della città di Roma, li sconfisse, aggregò a Roma otto città che erano sotto il loro dominio e assalita la stessa Preneste la costrinse a capitolare. Tutte queste imprese furono da lui condotte in venti giorni e anche per lui venne decretato il trionfo.
In realtà la carica dei tribuni militari non durò a lungo. Infatti si decise dopo un pò di tempo che nessuno fosse eletto e a Roma trascorse un quadriennio così che lì non vi furono le cariche più importanti. I tribuni militari tuttavia si arrogarono per la seconda volta la carica con la potestà consolare e continuarono per un triennio. Poi vennero eletti di nuovo consoli. Sotto il consolato di L. Genucio e Q. Servilio, Camillo morì. Gli fu tributato un omaggio secondo solo a quello per Romolo. Il dittatore T. Quinzio venne inviato contro i Galli, che erano giunti in Italia. Questi si erano accampati oltre il fiume Aniene a quattro miglia dalla città.
Il più nobile dei senatori, il giovane L. Manlio, dopo essere avanzato uccise un Gallo che lo aveva sfidato a singoiar tenzone, e dopo avergli strappato la collana e averla messa al suo collo, prese per sempre il soprannome di Torquato per sé e per i suoi discendenti. I Galli furono messi in fuga e ben presto anche vinti grazie al dittatore C. Sulpicio. Non molto tempo dopo gli Etruschi furono sconfitti da C. Marcio e, di questi, ottomila prigionieri furono fatti sfilare nel corteo trionfale.
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