Tarquinio il Superbo (Versione latino Eutropio)

Tarquinio il Superbo Eutropio da vari libri
Traduzione dal libro B. I. T. Traguardo latino

Multa nefanda scelera a Tarquinio, Tarquinii Prisci filio, commissa sunt. Socer Servius Tullius, Romanorum rex, Tulliae uxoris auxilio ab eo necatus est regnumque occupatum....

Molti crudeli delitti furono commessi da Tarquinio, figlio di Tarquinio Prisco. Il suocero Servio Tullio, re dei romani, fu ucciso da lui con l'aiuto della sorella Tullia e occupò il regno.

I nobili cittadini erano puniti da Tarquinio con l'esilio oppure erano uccisi. Inoltre per la sua incredibile crudeltà gli venne aggiunto il soprannome di Superbo.

Offrì in guerra una grande virtù: vinse i Volsci, e sottomise i Gabi e la Pomezia, sancì una tregua con i Tusci. Inoltre edificò un tempio nel Campidoglio. Dopo assediò Ardea, città dei Rutuli, ma quindi perse il potere. Infatti a Roma Lucrezia, donna nobile, moglie di Collatino, era stata violentata dal figlio di Tarquinio.

E così Colatino e Bruto, amico di Collatino, spinsero il popolo contro il re, e Tarquinio venne privato del regno e cacciato da Roma.

dal Libro: Cotidie legere pag 210 n 7

Tarquinius Superbus cognomen morum acerbitate meruit: nam tradunt eum regnum nefando scelere sibi paravisse, cum necavisset socerum Servium Tullium, et gravi crudelitate imperium exercuisse....

Tarquinio il Superbo meritò il brutto nomignolo per la sua durezza: si racconta infatti che si fosse preso quel potere con stupida malvagità, dopo aver ucciso (suo9 il suocero Servio Tullio, e che avesse esercitato il potere con grande crudeltà.

E’ palese che maltrattò i cittadini nobili in moltissime maniere, ne uccise qualcuno e costretto gli altri ad andare in esilio. Tuttavia fu valoroso in battaglia ed estese i confini dell’impero: sottomise i Latini e i Sabini, tolse Pomezia agli Etruschi, occupò Gabii con la forza e con l’astuzia; in seguito abbellì la città con edifici.

Quando ordinò di edificare il Campidoglio, trovò la testa dell’uomo, da cui i profeti preannunziarono. Roma stava per divenire il centro (o capitale) del mondo. Quando invece Sestio Tarquinio, suo figlio, maltrattò Lucrezia, nobilissima e onestissima matrona, i patrizi, dopo aver fatto una congiura, espulsero dalla citta tutti i Tarquini.

Tarquinio si rifugiò da Porsenna, re di Chiusi, ma tentò invano di recuperare il potere attraverso di lui. Infine si ritirò a Cuma, dove trascorse il tempo di vita che gli rimaneva.

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