Il leone e il topolino

NUOVO COMPRENDERE E TRADURRE 2 (Versione pag 135 n° 10)

Quidam leo in silva dormiebat et musculi petulantes circum eum ludebant. Unus ex eis imprudenterad leonem adiit... Itaque fortis leo a debili musculo servatus iustum misericordiae suae praemium accepit.

Un leone dormiva nel bosco e i topolini, sfacciati, giocavano intorno a lui. Uno di loro, imprudentemente, andò verso il leone e salì sulla sua testa, dandogli fastidio.

Il leone svegliato dal sonno immediatamente afferrò il topo con le unghie e già era in procinto di divorarlo, quando la misera bestiola implorò il leone, gemendo flebilmente: " Padrone, non mi divorare! Salva la mia vita! Io ti chiedo il perdono e ti sarò sempre grato per la tua clemenza". Il leone rise e rispose: "Stolto!

Sei così insignificante e debole che non puoi fare niente, tuttavia salverò la tua vita! Vai e non recarmi più disturbo. " Dopo pochi giorni il leone, che girovagava incautamente per il bosco per cercare una preda cadde nella trappola dei cacciatori; invano, cercando di liberarsi, rugiva tasto che il topo, sentita da lontano la voce del leone, immediatamente accorse per portargli aiuto.

Infatti prese il laccio e con i denti affilati lo rosicchiò e lo spezzò, finchè il leone fu libero. Pertanto il forte leone salvato dal debole topolino ricevette il giusto premio della sua misericordia.

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