Simius lupi et vulpis iudex - Versione latino Fedro
Lupus quidam olim vulpem accusabat: "Mearum rerum furtum quoddam fecisti". Hoc autem a vulpe negabatur: "Nihil egomet tuum abripui!"....
Una volta un certo lupo accusava una volpe: "Hai commesso un furto delle mie cose. Questo invece era negato dalla volpe: "Io personalmente non ho rubato nulla di tuo!". Dopo che essi avevano gareggiato fra loro invano una volta e due volte con queste accuse e di tal genere, scelsero come giudice della loro lite una scimmia, della quale nessun animale è più giusto né più saggio.
Entrambi difesero la propria causa presso la scimmia, che ascoltò con grandissima attenzione la lamentela di entrambi. Alla fine fu emessa da lei questa sentenza: "Tu, o lupo, non hai mai perso ciò che chiedi;
ma tu, o volpe, senza dubbio rubasti le cose che neghi". L'arguta favoletta di Esopo insegna questo: chiunque è noto per le sue menzogne, anche se dice il vero, nessuno gli attribuisce fiducia
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