L'incendio nel tempio di Diana - Floro (Versione Tradittio)
L'incendio del tempio di Diana
versione di latino di Floro
Traduzione dal libro Traditio
In veterum libris servatum est eodem die natalem Alexandri Macedonis fuisse et Ephesiae Dianae templum illud memoratissimum incensum esse, quod inter septem toto orbe pulcherrima refertur.
ID autem accidit Olympiade centesima sexta, ut annales tradunt. Nomen eius, qui tantum facinus adgressus est, Herostratus fuit. Post factum autem, cum captus esset, interrogatus est ab Ephesiis qua ratione adductus tantum scelus perpetravisset. Quibus respondit sibi non aliam causa fuisse quam (se non) ut maiorem famam atque celebritatem consequeretur. Qua re comperta, decretus est ab Ephesiis ne quis eum ullis temporibus nominaret, ut oblivio pro poena esset. Neque me latet sapties fuisse id templum restitutum. Strabo autem, gravissimus rerum scriptor, id refectum esse asserit longe praestantius a Dinocrate, qui Alexandriam quoque urbem construxit.
Nei testi degli antichi si ritrova la notizia che la nascita di Alessandro il Macedone cadde nello stesso giorno in cui venne distrutto da un incendio il celeberrimo tempio di Diana in Efeso, annoverato tra le 7 meraviglie del mondo. Inoltre, come riferiscono gli annali, il fatto accadde nell'anno della 106esima olimpiade. Erostrato fu il nome di colui che commise tanto grave reato Costui, catturato dopo aver commesso il fatto, venne interrogato dagli abitanti d'Efeso a riguardo della motivazione che l'aveva spinto a compiere un'azione così indegna. Rispose loro che non aveva avuto nessun altro motivo se non quello di acquistare maggior fama e celebrità.
Appurato ciò, fu stabilito per legge dagli abitanti d'Efeso che nessuno, mai più, ne pronunciasse il nome, di modo che la dimenticanza gli valesse da condanna. Non mi sfugge, poi, che quel tempio venne restituito al novero delle sette (meraviglie). A tal proposito, Strabone - uno storico molto scrupoloso - riferisce ch'esso fu ricostruito, di gran lunga più bello e solido, da Dinocrate, il quale realizzò anche il piano urbanistico di Alessandria.
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