Origine del Mitridatismo - Gellio versione latino
Origine del Mitridatismo
Gellio Nova Officina pagina 459 Numero 413 e libro versioni latine
Anates Ponticas dicunt victitare venenis comedentis. Scriptum etiam est a Lenaeo, Cnei Pompei liberto, Mithridatem illum, Ponti regem,...
Dicono che le anatre del Ponto vivano di veleni, mangiandoli. anche da Leneo, liberto di Gneo Pompeo, si scrisse che quel famoso Mitridate, re del Ponto, fosse stato esperto di medicina e di rimedi di quel genere, e che fosse solito mischiare alle medicine sangue di anatre del Ponto, che sono in grado di digerire i veleni.
credeva infatti che quel sangue fosse potentissimo in quella preparazione e lui stesso col servirsi assiduamente di tali metodi si guardava dalle insidie nascosti delle vivande.
Spesso, per dimostrare, bevve anche del veleno rapido e veloce e ciò fu senza danno. Perciò in seguito, poiché, essendo stato vinto in battaglia dal popolo Romano, si era rifugiato nei luoghi più remoti del suo regno ed aveva provato, per affrettare la morte, invano dei veleni violentissimi, lui stesso si trafisse cn la propria spada. L'antidoto di questo re, che si chiama mitridatico, è famosissimo.
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