Cesare si lascia convincere a non rinviare la seduta del senato
Ἐν δὲ τούτῳ Δέκιμος Βροῦτος, ἐπίκλησιν ᾿Αλβῖνος, πιστευόμενος μὲν ὑπὸ Καίσαρος, ὥστε καὶ δεύτερος ὑπ᾽ αὐτοῦ κληρονόμος γεγράφθαι, τοῖς δὲ...
In quel momento (giunse) Decimo Bruto, di soprannome l'Albino, ritenuto affidabile da Cesare così da averlo scritto anche per secondo erede dopo di lui, insieme all'altro Bruto e a Cassio aderenti alla congiura, egli, temendo che, qualora Cesare avesse rinviato (διακρούω)
ad altro giorno si sarebbe scoperta la macchinazione, scherniva gli indovini e perciò accusava Cesare di procurarsi motivi e imputazioni contro di lui da parte del Consiglio...(CONTINUA)
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