Romanzo di Esopo (capitolo 7)

Ἐνταῦθα δὴ ἡ θεός, ἡ κυρία Ισις, παραγίνεται ἅμα ταῖς ἐννέα Μούσαις, εἶτα ἔφη «Ὁρᾶτε, θυγατέρες, τὸν ἄνθρωπον τοῦτον, πεπλασμένον μὲν...

In quel momento giunge(va) la dea, la signora Iside con le nove muse e poi diceva: "Figlie (mie) vedete quest'uomo, (πεπλασμένον, part perf πλάσσω) atteggiato in modo brutto ma che fa prevalere ogni difetto nella pietà; Costui una volta guidò la mia serva quando io ero andata errando.

Ma io sono venuta con voi...

La dea dopo aver pregato perché diventasse famoso andò per la sua strada. E le muse dopo aver donato ciascuna il loro (dono) salirono sul monte Elicona. Esopo (ταχθένpart aor τάσσω ) dopo aver dormito si svegliò e disse: "Ah, ho dormito piacevolmente". E nominando le cose che vedeva: - forcone, sacca da viaggio, pelle di pecora, bisaccia, bue, asino, pecore – disse: "Io parlo per le Muse, dove ho preso la facoltà di parlare"? Dove? Ho pensato assolutamente in cambio della mia pietà verso la sacerdotessa di Iside.

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