Il leone, Prometeo e l'elefante - Esopo versione greco nuova edizione
Il leone, Prometeo e l'elefante
versione di greco di Esopo e traduzione
dal libro GRECO nuova edizione e greco terza edizione
Prometeo plasmò i leoni nobili e grandi ed ornò le loro bocche con denti, irrobustì le loro zampe e le unghia e li rese padroni degli altri animali, ma spesso il leone si lamentava e diceva:
"Essendo proprio così temo anche il gallo". Allora Prometeo rispose che il leone gli diceva una sciocchezza e che la bellezza gli dava forza e disse anche che l'animo del leone fosse mite verso un animale debole.
Dunque il leone lamentandosi rimproverava la codardia ed infine desiderava morire. Così avendo buon senso di imbattè in un elefante e salutandolo e parlando viene alzato e vedendo l'elefante muovere continuamente le orecchie si meraviglia e chiede il motivo. L'elefante: "c'è una zanzara"disse"vola attorno alle mie orecchie e se entra nel canale del mio orecchio muoio". Il leone comprendeva che si lamentava difficilmente poiché anche l'elefante, nonostante fosse grande e fortunato, allo stesso modo era spaventato da una piccola zanzara.
altri tipi
IL leone si lamentava spesso con prometeo che l'aveva fatto grande e bello, e gli aveva armato di zanne le mascelle, e gli aveva munito di artigli le zampe, e l'aveva reso più potente di tutte le altre bestie... ma: " con tutto questo - diceva - io ho paura del gallo " E Prometeo gli rispose: " perché mi accusi a vanvera?
Da parte mia, tutto quello che potevo fare per te l'hai avuto. E' il tuo coraggio che, solo davanti a questa bestiola, viene meno. Ordunque, il leone piangeva su se stesso, accusandosi di viltà, e alla fine decise di togliersi la vita. Mentre meditava su questo proposito, incontrò l'elefante e, salutatolo, si fermò a discorrere con lui. A un tratto notò che quello continuava a scuotere le orecchie e gli chiese:
" Cos'hai? perché le tue orecchie non stanno ferme nemmeno un minuto?" E l'elefante gli disse, mentre una zanzara per caso stava svolazzando intorno a lui: " Vedi quel cosino, quello li che ronza ? Se quello penetra nel condotto delle mie orecchie, io sono bell'e morto.
" " Perchè dunque morire - disse allora il leone - se sono così potente e tanto più fortunato dell'elefante quanto più grosso è il gallo di una zanzara? " Tu vedi che la zanzara è così forte da poter far paura all'elefante.
Versione da altri libro di testo
IL leone spesso si lagnava con Prometeo che l'aveva fatto grande e bello, e gli aveva dotato le mascelle di zanne di zanne e, e gli aveva munito di artigli le zampe, e l'aveva reso più potente di tutte le altre bestie.
ma: " con tutto questo" affermava "io ho paura del gallo " E Prometeo gli rispose: " perché mi accusi a vanvera? Da parte mia, tutto quello che potevo fare per te l'hai avuto. E' il tuo coraggio che, solo davanti a questa bestiola, viene meno. Ordunque, il leone piangeva su se stesso, accusandosi di viltà, e alla fine decise di togliersi la vita. Mentre meditava su questo proposito, incontrò l'elefante e, salutatolo, si fermò a discorrere con lui. A un tratto notò che quello continuava a scuotere le orecchie e gli chiese:
" Cos'hai? perché le tue orecchie non stanno ferme nemmeno un minuto?" E l'elefante gli disse, mentre una zanzara per caso stava svolazzando intorno a lui: " Vedi quel cosino, quello li che ronza ? Se quello penetra nel condotto delle mie orecchie, io sono bell'e morto.
" " Perchè dunque morire - disse allora il leone - se sono così potente e tanto più fortunato dell'elefante quanto più grosso è il gallo di una zanzara? " Tu vedi che la zanzara è così forte da poter far paura all'elefante
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