Il re spartano Archidamo simula un prodigio per incoraggiare le truppe - Polieno Versione greco terza edizione
Il re spartano Archidamo simula un prodigio per incoraggiare le truppe POLIENO versione greco
Αρχιδαμος ο των Σπαρτιατων δυναστης εν Αρκαδια μαχην προς τους πολεμιυς θ υστεραια ημερα συναπτειν εμελλεν ΑΘυμος δε τους Σπαρτιατας εωρα και μηκἁνη ορνυναι εβουλευετο....
Archidamo, re degli Spartani, stava per attaccare battaglia contro i nemici in Arcadia nel giorno seguente.
Egli vedeva gli Spartiati scoraggiati e voleva risvegliarli con uno stratagemma. Di notte allora faceva costruire un altare e poneva delle armi splendenti in mezzo all’altare, conduceva inoltre due cavalli.
Quando era giorno, i comandanti e i tassiarchi vedevano l’altare meraviglioso, le strane armi e i fregi delle armi dei cavalli. Mostravano queste cose ai soldati e annunciavano che i Dioscuri, gemelli divini, benefattori degli uomini, erano presenti ed erano alleati.
Così da una parte i soldati si rincuoravano e combattevano valorosamente, dall’altra volgevano i nemici alla fuga e innalzavano un trofeo.
Altra proposta di traduzione
Archidamo, re degli spartani, voleva attaccare battaglia in Arcadia contro i nemici il gionro seguente.
Vedeva gli spartani scoraggiati e all'improvviso diceva di sollevarli. Di notte innalzava un altare e poneva armi splendenti in mezzo all'altare, conduceva quindi intorno due cavalli.
Come era giorno, i luogotenti e i comandanti di squadrone scorgevano il meraviglioso altare, le armi insolite e le insegne delle armi per i cavalli. Esse mostravano ai soldati e annunciavano che i dosuri, i gemelli divini, benefattore degli uomini, ci assistevano ed erano alleati.
Così i soldati accorrevano, combattevano valorosamente, volgevano i nemici in fuga e innalzavano il trofeo
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