Iseo, Per l'eredità di Cirone 31 e 32
Εἰ γὰρ ἔζη μὲν ἡ ἐμὴ μήτηρ, θυγάτηρ δὲ Κίρωνος, μηδὲν δὲ ἐκεῖνος διαθέμενος ἐτελεύτησεν, ἦν δὲ ἀδελφὸς οὗτος αὐτῷ, μὴ ἀδελφιδοῦς,...
Infatti se mia madre, figlia di Cirone, era in vita, quello sarebbe morto senza aver fatto testamento, lui gli era fratello, non da fratelli, vivevano insieme se era il padrone della donna, e non delle ricchezze, ma dei figli nati da questo e da lei, benchè avessero diciotto anni: perché in questo modo ordinano le leggi.
Se dunque anche lo stesso padrone della donna che era viva non diveniva di loro, ma i bambini,... (CONTINUA)
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