La tempesta
Οι ανθρωποι τον νουν και την ψυχην τοις εργοις προσεχουσιν, οτε εξαιφνης αι του ηλιου αυγαι ταις νεφελαις σκοτιζονται... και παλιν εν τω ουρανω καταλαμπουσιν.
Gli uomini volgono la mente e l'anima alle occupazioni quando all'improvviso i raggi del sole vengono oscurati dalle nuvole.
Il cielo lampeggia in modo spaventoso, i tuoni risuonano in ogni luogo, ormai i fulmini spaccano gli alberi. In seguito la pioggia cade impetuosamente, inonda boschi e pianure. La grandine distrugge il raccolto, strappa i frutti e spezza i rami. Gli uomini e le bestie si coprono/si mettono al coperto con timore.
I contadini fuggono subito nei recinti, mentre i cacciatori e i taglialegna trovano rifugio nelle grotte. I marinai corrono pericolo nel combattere (κινδυνεύω) per la salvezza e difficilmente scampano al naufragio. Le vele infatti vengono fatte a pezzi dai venti, i remi vengono distrutti.
L'imbarcazione viene fatta girare nel mare dalla forza della tempesta e per poco non viene sommersa. Alla fine gli dèi hanno compassione degli uomini e fermano la tempesta. Allora la pioggia smette, i raggi del sole separano le nuvole e splendono di nuovo nel cielo.
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