La vita di Eracle: "una fatica" memorabile
Ὁ Ἡρακλῆς εἰς Τίρυνθα ἀφικνεῖτο καὶ τὸ προσταττόμενον ὑπὸ Εὐρυσθέως ἐτέλει. Πρῶτον μὲν οὖν Εὐρυσθεὺς ἐπέταξεν αὐτῷ τοῦ Νεμέου λέοντος τὴν δορὰν κομίζειν·...καὶ πέμπων κήρυκα Κοπρέα ἐπέταττε τοὺς ἄθλους. (versione greco da Apollodoro)
Eracle arrivava (ἀφικνεῖτο imperfetto diἀφικνέομαι) a Tirinto e portava a compimento ( ἐτέλει imperfetto di τελέω), ciò che gli era stato ordinato da Euristeo.
Per prima cosa dunque Euristeo gli ordinò (ἐπέταξεν, ἐπιτάσσω aor ind att 3a sg) di prendere la pelle del leone Nemeo; questo era un animale invulnerabile nato da Tifone.
Eracle giungeva a Nemea e dopo aver cercato il leone per prima cosa scagliò una freccia con l'arco (τοξεύω); ma quando capiva che era invulnerabile, lo inseguiva ... (CONTINUA)
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