Lisia cerca di comprare la sua salvezza
καλέσας δὲ Δάμνιππον λέγω πρὸς αὐτὸν τάδε, ἐπιτήδειος μέν μοι τυγχάνεις ὤν, ἥκω δ᾽ εἰς τὴν σὴν οἰκίαν, ἀδικῶ δ᾽ οὐδέν, χρημάτων δ᾽ ἕνεκα ἀπόλλυμαι....
Chiamato Damnippo gli dico questo: "Poichè tu ti trovi ad essere mio [lett. a me] intimo amico, giungo a casa tua, non ho commesso nessuna ingiustizia (ἀδικέω), perisco a causa delle (mie) ricchezze;
tu dunque a me che patisco queste cose mostra benevola la tua autorità per la mia salvezza.
Egli sosteneva che avrebbe fatto queste cose. Ma gli sembrava cosa migliore che ne fosse fatta menzione (μνησθῆναι aor. inf. p. μιμνήσκω) a Teognide;...(CONTINUA)
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