Origine dei Giochi Nemei

Οί μετά Αδράστου, παραγιγνόμενοι είς Νεμέαν. ής έβασίλευε Λυκούργος, έζήτουν ϋδωρ....

Quelli con Adrasto arrivati a Nemea di cui era re Licurgo, cercavano acqua. E Ipsipile indicò loro la strada per la sorgente la quale lasciò il piccolo Ofelte ancora in fasce, che costei nutriva pur essendo il figlio di Euridice e di Licurgo.

(infatti, Ipsipile era serva presso Licurgo). Ma mentre Ipsipile mostra la sorgente, il bambino, lasciato incustodito, è ucciso da un serpente.

Dunque, gli uomini di Adrasto uccidono il serpente, poi seppelliscono il bambino.

Anfiarao disse che a loro l'evento portentoso profetizzava il futuro: e chiamarono Archemoro il bambino. E in suo onore istituirono i Giochi Nemei, e Adrasto vinse la gara dei cavalli, Eteoclo la corsa, Tideo, il pugilato, Anfiarao il salto e il disco, Laodoco il giavellotto, Polinice la lotta, e Partenopeo il tiro con l'arco.

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