Preghiera ad Afrodite
Frammento 1
ποικιλόθρον' ἀθανάτἈφρόδιτα, παῖ Δίος δολόπλοκε, λίσσομαί σε, μή μ' ἄσαισιμηδ' ὀνίαισι δάμνα, πότνια, θῦμον, ἀλλὰ τυίδ' ἔλθ', αἴ ποτα...
"O immortale Afrodite, dal trono variopinto, figlia di Zeus, tessitrice di inganni, ti supplico, non domare con dolori e tormenti, o signora il mio cuore; ma vieni qui, se mai anche l’altra volta udendo da lontano la mia voce l’ascoltassi, e, lasciata l’aurea dimora del padre, venisti dopo aver aggiogato il carro; e belli ti portavano i passeri veloce sulla nera terra battendo rapide le ali dal cielo attraverso l’etere; subito giunsero e tu, o beata, con un sorriso sull’immortale tuo volto, mi chiedesti che cosa di nuovo io soffrissi, perché di nuovo ti chiamassi, che cosa più di ogni altra di nuovo nel mio folle cuore io desiderassi che mi accadesse.
" "Chi di nuovo devo convincere ad accettare il tuo amore? Chi, o Saffo, ti fa torto?
Che se sfugge, presto inseguirà se non accetta doni, ne darà, se non ama, presto amerà, anche se non vorrà. " "Vieni in mio aiuto anche ora, liberami dai tormentosi affanni e tutto ciò che il mio cuore desidera compiere, tu compilo: tu stessa sii la mia alleata."
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