Priamo si reca alla tenda di Achille

Inizio: Ταις του πεσοντος Εκτορος οικτραις ευχαις ουκ επεισθη ο Αχιλλευς αλλ'επει αυτον απεκτεινε ....Fine: Ενθα δη ο γερων επιρρωσθεις αναβαινει επι το αρμα αυτος τε και ο κηρυξ και πορευεται εις την του Αχιλλεως σκηνην.

Achille non si piegava alle preghiere di Ettore ma, dopo averlo ucciso, legando il corpo al carro, lo trascinava attraverso la pianura, mostrando di non avere pietà del nemico né da vivo né da morto.

E per undici giorni il cadavere giaceva nudo e insepolto. Al dodicesimo giorno Zeus, avendo pietà di Priamo, gli ordinava di aggiogare il carro e provare a persuadere Achille, dandogli un ricco riscatto, a restituire Ettore.

Dunque Priamo, aggiogando il carro, ci caricava sopra splendidi pepli e dieci talenti d’oro; temendo l’ira di Achille, mescolava vino nel cratere e pregava Zeus così: “Zeus padre, tu dammi forza mandando un prodigio dal cielo”. E una grande aquila appare dalla destra.

Allora il vecchio sale sul carro, lui insieme all’araldo, e si avvia alla tenda di Achille.

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