Scene da una sanguinosa battaglia fratricida (I)
Scene da una sanguinosa battaglia fratricida (I)
versione greco da Senofonte
Πασιμαχος όε ο των Λακεδαιμονίων ιππαρμοστης, εχων ιππέας ου πολλούς, ως εωρα τους Σικυωνίους πιεζόμενους, καταδέων από δένδρων τους 'ίππους, άφήρει ασπίδας αυτών και μετά τών εθελοντών έπορεύετο επί τους Άργείους. Οί δέ Άργειοι όρώντες τα σίγμα τα έπί τών ασπίδων, ώς Σικυωνίους ουδέν έφοβοΰντο.
"Ενθα δή λέγεται ό Πασίμαχος, βοών «Ω Άργειοι, ψεύδει υμάς τά σίγμα ημών», χωρέίν όμόσε. Και ούτω μαχόμενος μετ' ολίγων προς πολλούς αποθνήσκει και άλλοι τών περί αυτόν.
Οί μέντοι φυγάδες τών Κορινθίων νικώντες τούς καθ' αυτούς διέδυον άνω, και έγίγνοντο εγγύς του περί τό άστυ κύκλου.
Pasimaco, il comandante di cavalleria degli Spartani, avendo (con) non molti cavalieri, quando vide che i Sicioni venivano incalzati, legando i cavalli agli alberi, portò via i loro scudi e avanzò contro gli Argivi con i volontari.
Gli Argivi allora vedendo i “sigma” che si trovavano sugli scudi, non ne ebbero paura come se fossero di Sicione.
A questo punto si racconta che Pasimaco, gridando «Argivi, questi nostri “sigma” vi ingannano», avanzasse verso quello stesso luogo. E così muore combattendo con pochi contro molti e anche altri fra quelli del suo seguito.
Gli esuli dei Corinzi intanto sconfiggendo quelli che si opponevano a loro, si insinuarono verso la parte alta e arrivarono vicino alla cerchia di mura intorno alla città.
Trovate evidenziati in giallo elementi relativi al participio congiunto.
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