Socrate e il canto del cigno
Οἱ κύκνοι ἐπειδὰν αἴσθωνται ὅτι δεῖ αὐτοὺς ἀποθανεῖν, ᾄδοντες καὶ ἐν τῷ πρόσθεν χρόνῳ, τότε δὴ πλεῖστα καὶ κάλλιστα ᾄδουσι, γεγηθότες ὅτι μέλλουσι παρὰ τὸν θεὸν ἀπιέναι οὗπέρ εἰσι θεράποντες....
I cigni, quando percepiscono (αἴσθωνται, congiunt αἰσθάνομαι - ἐπειδὰν e congiuntivo event, quando, allorchè) che loro stessi devono morire [lett che bisogna che essi stessi muoiano], pur cantando anche nel tempo precedente, allora cantano moltissimo e benissimo, pieni di gioia perché stanno per andare presso il dio del quale sono servitori.... (CONTINUA)
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