Solone- Versione greco dal libro Gymansion
Solone
VERSIONE DI GRECO
qui trovi quella del libro mythos (stesso titolo ma diversa)
Qui trovi quella del libro Anthropoi
Questa è la TRADUZIONE dal libro Gymnasion
Σόλων, ὁ κλεινὸς τῶν Ἀθηναίων νομοθέτης, ἔπαυσε τὰς τῶν πολιτῶν διαφοράς, καὶ τὰ βίαια τῶν δυναστειῶν ἐκώλυσεν, καὶ τὰ ἄριστα ἐν τοῖς σωφρονεστάτοις νόμοις συνεβούλευσεν....
Traduzione
Solone, il famoso legislatore degli Ateniesi, mise fine alle dispute dei cittadini, e impedì le violenze dei potenti, e consigliò le cose migliori nelle leggi più sagge.
In massimo grado ricordiamo una celebre (sua) azione, quando, avendo finto la pazzia per non essere punito con la morte, convinse i cittadini a compiere una spedizione militare contro i Megaresi sul possesso di Salamina (per Salamina);
gli Ateniesi sconfiggevano i Megaresi e riconquistavano Salamina, ed egli otteneva una grande fama. Di Solone elogiamo ancora di più la forma di governo, che fu causa e generatrice per gli Ateniesi dei più grandi beni. Gli Ateniesi, finchè Solone visse, non sempre gli prestavano fede, e alcuni lo deridevano e lo sbeffeggiavano;
quando morì, lo piansero e lo onorarono come un dio; ammirarono le sue azioni e osservarono con cura le leggi
Altra proposta di traduzione
S olone, l' illustre legislatore di Atene, fece cessare la discordia dei cittadini, represse la violenza dei signori e decretò i provvedimenti migliori con leggi molto sagge.
E' (impresa) celebre poi, tra le moltissime che sono ricordate, quando avendo simulato la pazzia per non essere condannato a morte, convinse i (suoi) concittadini – a proposito di Salamina - a compiere una spedizione militare contro i Megaresi; mentre gli Ateniesi sconfiggevano (lett. “vincevano”) i Megaresi, Solone guadagnò una grande fama. Ma di Solone noi lodiamo ancora di più la costituzione, che fu causa e fonte (lett. "genitrice") di grandi vantaggi per gli Ateniesi.
Gli Ateniesi pero', finche' Solone visse, non ebbero sempre fiducia (in lui), anzi alcuni vedendolo (lett.
“lo videro”) ridevano (lett. “risero”) di lui; ma quando mori' lo piansero e lo venerarono come un dio, ammirarono le sue azioni (lett. “le cose di lui fatte”) e conservarono con cura le (sue) leggi.
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