Un suicidio collettivo

Ἔτι βουλόμενον αὐτὸν παρακαλεῖν πάντες ὑπετέμνοντο καὶ πρὸς τὴν πρᾶξιν ἠπείγοντο ἀνεπισχέτου τινὸς ὁρμῆς πεπληρωμένοι, καὶ δαιμονῶντες...

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Spiegazione della versione. Il brano in questione  di Giuseppe Flavio (Le Guerre Giudaiche libro 7 capitolo 9) tratta del suicidio di massa verificatosi a Massada nel 73 a.C. quando i pochi ebrei che resistevano all'assedio in corso da parte dell'esercito romano si uccisero collettivamente per salvare l'onore e non cadere quindi nelle mani dei nemici.

Lo storico scrisse che in un primo momento gli ebrei assediati uccisero le loro mogli e i lori figli, poi sorteggiarono dieci fra loro per uccidere gli altri, poi fu sorteggiato quello che avrebbe ucciso gli altri nove, ed infine quello che rimase per ultimo si tolse la vita autonomamente con un colpo della sua stessa spada.

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