Anch'io ero amico di Catilina... (Cicerone, Pro Caelio 12 - 14 passim)

At studuit Catilinae, cum iam aliquot annos esset in foro, Caelius. Et multi hoc idem ex omni ordine atque ex omni aetate fecerunt....

Ma Celio s'interessò di Catilina, al tempo in cui fu per alquanti anni nel foro. E molti di ogni ordine e di ogni età fecero questa medesima cosa. Quello infatti ebbe, come io penso vi ricordiate, moltissime manifestazioni di caratteristiche molto importanti non messe in rilievo, ma adombrate di virtù.

E io non credo che ci sia stato mai nell'universo alcun mostro di tal natura, infervorato da bramosie e desideri in lotta tra di loro in modo tanto contrario e opposto. Veramente, giudici, in quell'uomo vi furono qualità ammirevoli, legava molti a sé in amicizia, rispettava con obbedienza, comunicava con tutti ciò che aveva, rendeva schiavi a seconda delle circostanze di tutti i suoi con il denaro con la grazia, con fatica fisica, anche con la scelleratezza, se fosse stato necessario, e con l'audacia;

riversava la propria indole e si conformava in base alla circostanza e si rigirava e si piegava qua e là; viveva severamente con i tristi, gioiosamente con i remissivi, seriamente con gli anziani,

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