Annus et Menses (Capitolo 13)
Annus in duodecim menses dividitur, quibus haec sunt nomina: Ianuarius, mensis primus; Februarius, secundus; Martius, tertius...
L'anno viene diviso in dodici mesi, che hanno questo nome (dativo di possesso: lett. ai quali sono questi nomi):
Gennaio, il primo mese, Febbraio il secondo; Marzo il terzo: Aprile il quarto, Maggio il quinto, Giugno il sesto, luglio il settimo, Agosto l'ottavo, Settembre il nono: ottobre il decimo, Novembre l'undicesimo, Dicembre, il mese dodicesimo e l'ultimo. Un anno ha dodici mesi o trecentosessantacinque giorni. Un secolo è cento anni. Cento anni o un secolo è un tempo lungo. Due secoli sono duecento anni. Un uomo sano può vivere novant'anni o anche cento anni; nessuno può vivere duecento anni. Hanno nomi dagli dei il mese primo ed il mese terzo (attenzione questo è un dativo di possesso: al mese primo è il nome...), Gennaio dal dio Giano, Marte dal Dio Marte, Gennaio e Marte sono dèi Romani. Giano è il dio che ha due facce (al quale sono due facce: dativo di possesso). Marte è il dio della guerra. Il mese di settembre viene chiamato (così) dal numero sette, Ottobre, Novembre, Dicembre da otto, nove e dieci. Infatti nel tempo antico il mese di marzo era il primo (mese). Settembre era il mese settimo, Ottobre, Novembre, Dicembre il mese ottavo, nono e decimo. Ora invece il primo mese è Gennaio, Settembre è dunque il nono mese, Ottobre il decimo, novembre l'undicesimo e dicembre il dodicesimo. .Quanto è lungo il mese (di) novembre? Novembre è lungo trenta giorni. Dicembre ha trentuno giorni. Gennaio è lungo quanto dicembre, ma febbraio è più breve: ha una quantità di 28 o 29 giorni. Febbraio è più breve degli altri undici mesi; questo mese è il più breve dell'anno. Marzo è lungo trenta giorni (e lo stesso maggio, giugno, luglio, agosto, ottobre). Aprile è lungo trenta giorni (e lo stesso Giugno e settembre). Sei mesi sono metà parte dell'anno, tre mesi sono la quarta parte dell'anno. C'è giorno finchè il sole è nel cielo. La prima parte del giorno è il mattino, l'ultima parte è la sera. Il giorno è il tempo (che va) dal mattino alla sera. La notte è il tempo dalla sera al mattino. La sera è la fine del giorno e l'inizio della notte. Il mattino è la fine della notte e l'inizio del giorno. I giorni si dividono in dodici ore. Il giorno ha inizio dall'ora prima. L'ora sesta, che è l'ora media tra l'ora prima e la dodicesima viene chiamata mezzogiorno. e mezzanotte. A mezzogiorno il sole è assai alto nel cielo. La seste ore sono la parte centrale del giorno.
Di notte il sole non risplende il sole ma splendono la luna e le stelle. La luna non ha una sua stessa luce, la luce della luna proviene dal sole; e così la luna non è tanto evidente quanto il sole. Il sole è una stella assai splendente, che illumina la terra e la luna. La luna non viene mai tutta rischiarata dal sole, ma soldanto quella parta che si rivolge verso il sole, la restante parte è scura. Quando la restante parte della luna si vede tanto, viene detta "luna nuova". Durante il settimo giorno o l'ottavo dopo la luna nuova si vede una mezza luna, che ha la forma della lettera D. Durante il quindicesimo giorno dopo la luna nuova la luna e piena ed ha la forma della lettera O. Quando la luna non risplende la notte è oscura. Il primo giorno del mese viene chiamato "Calende". Il primo giorno del mese di gennaio viene chiamato "Calende di Gennaio"; questo è il primo giorno e l'inizio dell'anno nuovo. Il giorno primo del mese di Giulio ha il nome di Calende di giugno (dativo di possesso); questo è il giorno al centro dell'anno. Il tredicesimo giorno dopo le calende, viene chiamato "Idi"" Le idi di gennaio sono il tredicesimo giorno dopo le calende di Gennaio. Ugualmente vengono chiamate "Idi di Febbraio" il tredicesimo giorno del mese di febbraio, ma "idi di marzo" sono il quindicesimo giorno del mese di Marzo, infatti il mese di marzo (e lo stesso maggio, giugno, ottobre) hanno le idi non il tredicesimo giorno ma il quindicesimo dopo le calende. Il giorno nono prima delle idi viene chiamato "none" (le none di Gennaio: quindi giorni di gennaio, none di febbraio, quindici giorni di febbraio; none di marzo: il giorno settimo di marzo, ecc...) Il giorno ottavo prima delle calende di gennaio, che vengono chiamate "prima del giorno ottavo Calende Di Gennaio" è un giorno dell'anno assai breve. Prima del giorno ottavo le calende di giugno è il giorno dell'anno più lungo. Prima del giorno ottavo del giorno ottavo le calende di aprile (questo è il giorno ottavo prima delle calende di aprile) la notte e il giorno sono uguali; questo giorno viene chiamato "equinozio". Similmente il giorno ottavo viene chiamato equinozio, infatti anche in quel giorno la notte è uguale anche al giorno.
I tempi dell'anno sono quattro: estate e inverno, primavera e autunno. L'estate è il tempo dal mese di Giugno ad Agosto, l'inverno dal mese di Dicembre a Febbraio. Il mese di giugno è l'inizio dell'estate, dicembre è l'inizio dell'inverno. Il tempo da Marzo a Mggio viene chiamato primavera, dal mese di settembre a novembre autunno. La primavera ha inizio dal mese di marzo. l'autunno inizia da settembre. I giorni d'estate sono lunghi, risplende il sole l'aria è calda. L'estate è un tempo caldo. L'inverno è un tempo freddo. D'inverno non solo la pioggia ma anche la neve cade dal cielo. La pioggia è acqua che cade dalle nuvole.La neve è più fredda della pioggia. D'inverno i campi vengono ricoperti dalla neve. In primavera i campi vengono ricoperti di nuova erba, gli alberi vengono adornati da nuove foglie, gli uccelli che tacciono durante l'inverno, iniziano a cantare nuovamente. Durante l'autunno le foglie cadono dagli alberi e coprono la terra. In Germania gli inverni sono più freddi che in Italia: la neve alta ricopre tutta la terra e i laghi vengono ricoperti dal ghiaccio; d'estate i fanciulli germani posso giocare sul ghiaccio dei laghi. Gennaio è un mese dell'anno assai freddo. Mesi molto caldi sono giugno ed agosto. In quel periodo molti romani abbandonano la città e si dirigono alle loro fattorie, infatti non vogliono vivere in città durante tutta l'estate.
E' l'ora nona. Emilia siede presso il figlio malato. La camera da letto è illuminata dalla luce del sole. Emilia va alla finestra e guarda il cielo.<
br />Emilia: "E' l'ora nona, il sole è alto nel sole ed il cielo non è ricoperto dalle nuvole".
Quinto: "Quando il sole è più alto?"
Emilia: " Dall'ora sesta fino a mezzogiorno. Ma dopo mezzogiorno l'aria è più calda che prima di mezzogiorno." Emilia chiude la finestra. La camera da letto è già sufficientemente oscura.
Quinto: " O quanto sono lunghe le ore, quando è necessario giacere nel letto tutto il giorno!" Emilia: "E' primavera. I giorni e le ore sono più lunghe in primavera che in inverno."
Quinto: "Quando sono molto lunghi i giorni?"
Emilia: Nel mese di giugno."
Quinto: ma non è già il mese di Giugno?
Emilia: "E maggio". Questo giorno è l'ultimo del mese di maggio.
I giorni di questo periodo dell'anno non sono tanto caldi quanto d'estate e le notti sono più fredde.
Quinto: Quale mese dell'anno è molto caldo? "
Emilia: "giugno"?
Quinto: "Perchè quel mese ha il nome di papà"?
Emilia ride e risponde: Il mese di luglio non prende il nome da tuo patre - non è un uomo tanto famoso! - ma da Giulio Cesare. Prima dei tempi di Cesare quel mese aveva il nome di Quinto, quinto, non dal tuo nome!.
Quinto: "E non è giugno il quinto mese? Il fanciullo con le dita inizia a contare: "primo mese gennaio, secondo febbraio, terzo marzo, quarto..."
Emilia: "Nei tempi antichi marzo non era il terzo mese ma il primo: a quel tempo dunque Quintile, che ancora non era chiamato luglio, era il mese quinto, non settimo come è ora. Allo stesso modo il mese di agosto aveva il nome di Sestile, poichè era il sesto, oro è chiamato Agosto da Cesare Augusto.
Ma questo è sufficiente. Ora bisogna che tu dorma. La madre infatti osserva il volto del figlio e vede che lui chiude gli occhi. Emilia pensa che il fanciullo voglia dormire.
Quinto: Ma è giorno. Splende il sole, ordinami di dormire di notte, quando il sole non è nel cielo. Dove sta il sole di notte, quando questo non splende?
Emilia: quando qui è notte il sole splende su altre terre lontano dall'Italia e dalla città di Roma. Quando li è notte, qui in Italia è giorno.
Quinto: "Dunque ora su altre terre e città è notte e gli uomini dormono. Qui è giorno, è non è tempo di dormire!".
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