Antefatti della seconda guerra punica
Bellum Punicum secundum Romanis commissum est per Annibalem Carthaginiensium ducem, qui iamdudum Hamilcari patri ad aras iuraverat, cum...
La seconda guerra punica fu intrapresa contro i Romani da parte del condottiero dei Cartaginesi Annibale, che già da tempo aveva giurato al padre Amilcare presso l'altare, quando aveva ancora nove anni, che, quanto prima gli fosse possibile, avrebbe combattuto contro i Romani.
Annibale dunque incominciò ad assaltare Sagunto, città della Spagna alleata ai Romani, quando aveva 20 anni, riunite centomila milizie. I Romani notificarono attraverso gli ambasciatori di astenersi dalla guerra. Rifiutò di ammettere gli ambasciatori. I Romani inviarono ancora i legati a Cartagine, ad intimare ad Annibale di non far guerra contro gli alleati del popolo romano.
Furono date dure risposte dai Cartaginesi. I Saguntini frattanto furono vinti dalla fame e catturati da Annibale vennero puniti con pene estreme. Prima era stato presagito un triste prodigio: infatti una donna sforzandosi a stento, il neonato ritraendosi nell'utero simboleggiò l'eccidio della città. Annibale fu imputato come il fautore di questa grande strage: tergiversando i Cartaginesi il condottiero della legazione disse: "Qual è l'indugio?
Io porto in questo petto la guerra e la pace: quale delle due cose sceglierete?" A quelli che rispondevano con grida disse: "Accettate dunque la guerra" e disteso il lembo della tunica in mezzo alla curia non senza orrore, come se portasse la guerra totalmente nel petto.
(By Maria D. )
Versione tratta da Paolo Diacono
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