Cassandra, profetessa di sciagure
Cum Graeci in Asiam venissent ut Troiam oppugnarent, in planitie apud urbis moenia diu cum Troianis varia fortuna certaverunt....
Quando i Greci giunsero in Asia per assediare Troia, nella pianura presso le mura della città combatterono a lungo con i Troiani con alterna (varia) fortuna.
Per una (lunga) serie di giorni, Cassandra, la figlia del Re Priamo e sacerdotessa e profeta di Apollo, prevedendo il futuro (le cose future) predisse la rovina della patria ai suoi concittadini e aveva esortato i suoi cittadini ad ottenere la pace con gli Achei; ma i troiani che non prestarono alcuna fede alla vergine in nessun modo chiesero la pace con i Greci, poiché conservavano sempre la speranza di cose favorevoli.
Quando infine le milizie di Agamennone dopo una lunga serie di Anni con l'inganno di Ulisse entrarono nelle mura e incendiarono la città e la statua di Minerva, che nella fortezza veniva venerata devotamente da tutti i cittadini si infuriarono, dunque veniva devastato con ferro e fuoco, furono chiare le parole di Cassandra.
Allora penosa fu la sorte della povera vergine, che con altre donne troiani fu condotta prigioniera in Grecia per servire i vincitori.
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