Cicerone difende Publio Silla
Conferte nunc, patres conscripti, cum coniuratorum vita vitam P. Sullae vobis populoque Romano notissimam, iudices, et eam ante oculos vestros proponite....
Associate ora, senatori inscritti, la vita di P. Silla notissima a voi e al popolo Romano con la vita dei congiurati, giudici, e mettetevela dinanzi ai vostri occhi.
C'è forse stato qualche suo fatto o qualcosa che sia stata commessa non direi più audace, ma solamente un po' meno ponderato? cerco il fatto; dalla sua bocca è forse mai uscita una parola per cui qualcuno possa essersi offeso? Ma in verità in quella grave e turbolenta vittoria di Silla chi fu trovato più mite, più misericordioso di Silla?
Quanto più sono gli uomini sommi e onorevolissimi sia del nostro ordine che di quello equestre per la cui salvezza questo (P. Silla) s'impegnò con L. Silla, le quali io potrei nominare facilmente, ed infatti questi stessi non dicono di no e partecipano con lui, con animo molto riconoscente. Perché dovrei ricordare la costanza della restante vita, la dignità, la liberalità, la moderazione nelle attività private, lo splendore in quelle pubbliche?
Queste sono state distorte dalla sorte a tal punto da mostrarsi tuttavia incompiute dalla natura. Che casa, che affluenza giornaliera di persone, che dignità dei familiari, che desideri degli amici, che moltitudine di ogni genere, una sola ora sottrasse queste cose ottenute a lungo e molto e con tanto impegno. (by Maria D. )
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