Cicerone intima a Catilina di lasciare Roma

Servi mehercule mei si me isto pacto metuerent, ut te metuunt omnes cives tui, domum meam relinquendam putarem; tu tibi urbem non arbitraris?...

Se i miei servi per Ercole mi temessero a quel modo, come tutti i tuoi cittadini ti temono, dovrei pensare di dover lasciare la mia casa; tu non pensi di dover lasciare la città? E, se vedessi che io fossi sospettato d'ingiustizia ed offeso tanto gravemente dai miei cittadini, preferirei sottrarmi dallo sguardo dei cittadini invece di essere guardato dagli sguardi ostili di tutti; tu riscontrando quest'odio di tutti per la conoscenza delle tue scelleratezze e che già da tempo ciò ti è dovuto, dubiti di evitare lo sguardo e la presenza di coloro, le cui menti e sensi ferisci?

Se i parenti ti temessero e i tuoi ti odiassero e non riuscissi ad essergli gradito in alcun modo, come credo, te ne andresti dai loro sguardi in qualche altro luogo.

Ora la patria, che è il genitore comune di tutti noi, ti odia e ti teme e già da tempo ritiene che tu non pensi nulla se non il pensare al suo parricidio; tu non rispetti né la sua autorità né il suo giudizio. Tu ne temerai la forza?.
(By Maria D. )

Copyright © 2007-2025 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2025 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2025-02-08 08:10:47 - flow version _RPTC_G1.3