Descrizione della Sicilia da capo Peloro a capo Passero - LINGUA MADRE - Pomponio Mela versione latino
Descrizione della Sicilia da capo Peloro a capo Passero
Pomponio Mela versione latino dal libro lingua madre
Sicilia, aliquando ferunt continens et agro Bruttio adnexa post freto maris Siculi abscissa est ..." Fine: "... Syracusam et in his mirabile Arethusam
Si racconta che un tempo la Sicilia fosse congiunta al continente tramite la regione dei Bruzi, venne poi venne separata dallo stretto del mare di Sicilia.
Questo tratto di mare, poco esteso e dal duplice movimento, scorre con corso alternato ora verso il mare di Toscana ora verso quello dello Ionio, difficile e pericoloso a navigarsi ed, inoltre, famoso per il crudele nome di Scilla e Cariddi. Scilla è una scogliera, Cariddi un tratto di mare ed entrambe (sono) pericolose per chi vi si accosta. La (stessa) Sicilia di grande ampiezza si estende su tre differenti coste con tre promontori e si dice che abbia la forma di una lettera greca che si chiama delta.
È denominato Pachino il promontorio che si trova di fronte alla Grecia, Lilibeo quello rivolto verso l'Africa, Peloro quello che guardando verso l'Italia si trova di fronte a Scilla. La causa del nome risale al timoniere Peloro, qui sepolto da Annibale; lo stesso uomo (Annibale) profugo dall'Africa e diretto in Siria attraverso questi luoghi, aveva ucciso quello (Peloro) convinto che lo avesse tradito, perché da lontano non aveva potuto valutare se le coste erano troppo vicine ed il mare pericoloso.
Da (questo) capo Peloro a capo Pachino sulla costa che si estende fino a raggiungere il mare Ionio ci sono queste illustri città: Messina, Taormina, Catania, Megalia, Siracusa e tra queste la meravigliosa Aretusa.
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