Enea fugge da troia - versione latino e traduzione
Enea fugge da troia Versione di latino e traduzione
Troiani cum Graecis multos annos bellum gesserunt. Graeci Troiam occupaverunt....
I troiani affrontarono una guerra con i greci per molti anni. I greci occuparono Troia. Enea il troiano prese le armi e con molti dei cittadini si affrettò a difendere.
Ma la dea Venere, madre di enea arrivò nella città e lo incitò alla fuga. Enea non ascoltò il consiglio volentieri. Ma fece il suo dovere.
Gli amici si ritirarono e si prepararono a partire. Allora Enea portò via il padre dalla città sulle spalle e condusse con se il piccolo figlio. Fuggì con un numero esiguo di troiani superstiti
Da altro libro
Cum denique Troia, per decem annos a Graecis, ferro ignique capta est, perpauci cives ex pernicie exitioque patriae se servaverunt, inter quos Aeneas, Anchisae Venerisque filius....
Quando Troia dopo dieci anni infine venne presa dai greci con ferro e fuoco, pochi cittadini si salvarono dalla rovina e distruzione della patria, tra i quali Enea, figlio di Anchise e Venere.
Questo, confidando nell'aiuto della madre, in quello stesso giorno in cui i greci si impadronirono di Troia, spinto dalla volontà del fato e dai moniti degli dei, sfuggì dalla patria con il padre Anchise e il figlio Ascanio e alcuni compagni.
E così Enea osò cercare una nuova terra oltre il mare. Quello in questa lunga navigazione sopportò molte tempeste, poiché Giunone era ostile a quello. Infatti la dea, per aiuto di Eolo, eccitò una tremenda tempesta, in cui tutte le navi dei troiani vennero distrutte e Enea con pochi compagni venne gettato sui lidi dell'africa.
Qui Didone, regina dei cartaginesi, presa dall'amore di Enea, lo aiutò in tutti i modi. Quello, ricorando l'antico tempo presso la regina, per ordine di Giove, lasciò la povera Didone e navigò verso l'italia con i compagni per porre le fondamenta dell'impero romano.
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