Galli e Romani all'assedio
Singulari militum nostrorum virtuti consilia cuiusque modi Gallorum occurrebant: sunt enim summae genus sollertiae in artificiorum imitatione. ...
Nella guerra del Peloponneso, per decisione e autorità di Alcibiade, gli Ateniesi dichiararono guerra ai Siracusani e venne scelto come condottiero Alcibiade.
Ma prima della partenza della flotta di notte tutte le erme nella città di Atene furono mutilate. Dunque un grande timore fu catapultato sulla moltitudine: infatti non solo nutrivano la massima fiducia in Alcibiade, ma ne avevano anche paura, per l'autorità di costui e perché secondo la diceria popolare violava i misteri.
Per questo crimine veniva spinto in assemblea dai nemici e, quando giunse in Sicilia, lo resero colpevole. (lo accusarono). Ma Alcibiade salì sul trireme e fu trasportato a turi in Italia e da lì giunse in un primo tempo nell'Elide, poi a Tebe, alla fine si trasferì a Sparta. Sotto suggerimento di Alcibiade, gli Spartani stipularono l'amicizia con il Re Perse, poi munirono Decelea nell'Attica e tennero Atene in assedio con un presidio perpetuo;
poi allontanarono la Ionia dall'alleanza di guerra con gli Ateniesi e iniziarono la strage di Atene.
(By Maria D. )
Versione tratta da Cesare
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