Gerone di Siracusa - VERSIONE latino e traduzione

Gerone di Siracusa versione latino e traduzione

Hieronis syracusani tanta moderatio animi fuit, ut omnium siciliae civitatum favore dux adversus carthaginenses primum, mox rex totius insulae creatus sit....

Tanta è stata la morigeratezza d' animo di Ierone di Siracusa che per il consenso di tutte le città della Sicilia fu nominato comandante contro i cartaginesi, poi re di tutta l'isola.

L' educazione stessa sua fu portatrice delle sua stessa futura dignità regale. Costui aveva una stirpe da parte del padre nobile, ma i umilissima da parte di madre: infatti una ancella lo diede alla lue e per tale ragione il padre lo espose.

Ma le api crebbero il piccolo per molti giorni, produssero presso di lui che stava nel bosco, il miele. Nel frattempo il padre avvisato dal responso degli aruspici, che prometteva il regno al figlio, radunati i servi affermò: "vi comando di cercare mio figlio e di portarlo da me presto. E così il bambino, riportato alla casa del padre, fu istruito alla funzione regale con delle discipline ottime.

Il giovane dopo essersi guadagnato in accampamento il primo stipendio, un' aquila e una nottola volarono di notte da quello: quella sul clipeo, questa si posò sull'asta. Questo segno significava che lui sarebbe diventato re e con mano pronta.

Versione stesso titolo tratta da altro libro testo latino diverso

Post profectionem Pyrrhi a Sicilia, Hiero rex adversus Carthaginienses creatur....

Dopo la partenza di Pirro dalla Sicilia, fu eletto il Re Gerone contro i Cartaginesi. La stessa educazione dell'infante fu per così dire annunciatrice di quella futura maestà.

Era stato generato dal padre Gerocle, uomo nobile, la cui origine derivava da gelone, antico tiranno della Sicilia, ma quello ebbe un umile stirpe materna. Dato che infatti era nato da un'ancella, il padre lo cacciò via e lo allontanò dalla reggia.

Ma, le api ammucchiato il miele lo nutrirono per molti giorni, essendo anche il piccolino manchevole della risorsa umana. Per tale ragione: il padre, ammonito dal responso degli aruspici riprese il piccolino e lo erudì ad ogni studio. Poi, mentre il fanciullo apprendeva tra i coetanei a scuola, un lupo, improvvisamente visto tra la moltitudine dei fanciulli, sottrasse a questo stesso la tavoletta.

Quando da adolescente intraprese le prime guerre un'aquila si sedette sullo scudo, una civetta sulla lancia. Questo portento simboleggiava che sarebbe stato un re cauto di saggezza e pronto di mano. Poi combattè spesso contro gli istigatori e riportò sempre la vittoria.
(By Maria D. )

Versione stesso titolo tratta da altro libro testo latino diverso

Hiero Syracusanus ob magnam animi moderationem ac tantamdem sapientiam omnium Siciliae civitatum favore dux adversus Carthaginienses primum...

Gerone di Siracusa per la moderazione dell'animo e per l'altrettanta grande sapienza fu eletto prima di tutto con il favore di tutte le città della Sicilia condottiero contro i Cartaginesi poi re dell'intera isola la stessa educazione fu annunciatrice della dignità regale di costui.

La stirpe paterna di costui era nobile, ma la stirpe materna era molto umile, perché la madre era una serva: per tale motivazione il padre, nobile giovane di Siracusa, lo abbandonò nella selva.

Ma raccontano che le api che si trovavano accanto al piccolino lo nutrirono con il loro miele per molti giorni. Il padre frattanto ammonito dal responso degli aruspici che per il figlio era imminente il regno, riprese il piccolino nella casa paterna e lo educò con le ottime discipline alla speranza della maestà regale. Allo stesso adolescente, mentre prestava per la prima volta il servizio militare nell'accampamento un'aquila e una civetta si sedettero sullo scudo, sulla lancia.

Tale prodigio simboleggiava che Gerone sarebbe stato un re cauto prudente in saggezza e pronto di mano.
(By Maria D.) Versione tratta da Giustino

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