Giorni fasti, nefasti e infausti nel calendario romano
Romani dies fastos, nefastos et infaustos vel atros dividebant. Diebus fastis magistratus cum populo agere poterant et praetores ius dicere, diebus nefastis id non licebat....
I Romani dividevano i giorni in fasti, nefasti e infausti o per meglio dire scuri. Durante i giorni fasti i magistrati potevano agire con il popolo e i pretori definire il diritto, nei giorni nefasti ciò non era lecito.
Il Re Numa Pompilio, come si tramanda, istituì i giorni fasti e nefasti, perché, secondo il proprio giudizio, talvolta il popolo doveva essere libero dai doveri dello stato.
I giorni scuri erano i giorni funesti perché conservavano il ricordo delle calamità dello stato. Scuro significa infatti nero: i nostri antenati contrassegnavano le cose favorevoli con il colore bianco, invece le cose infauste con il nero. Durante i giorni scuri non era consentito né definire il diritto né praticare gli affari; i giorni scuri erano anche nefasti.
Dunque il volgo proferisce falsamente "nefasto al posto di infausto" o per meglio dire "scuro": infatti non tutti i giorni erano scuri; i giorni festivi erano nefasti, non tuttavia infausti.
(By Maria D.)
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