Giugurta e Metello

Metellus, ubi videt Numidas minus instare, paulatim milites in unum conducit, ordines restituit et cohortes legionarias quattuor adversum pedites hostium collocat....

Metello, appena che vide che i Numidi incalzavano meno, condusse a poco a poco i soldati a uno a uno, reintegrò le file collocò le quattro coorti legionarie contro i fanti dei nemici.

La maggior parte di questi spossata si era stanziata sui luoghi più elevati. Pregavano e contemporaneamente esortavano i soldati, a non venir meno e a non permettere che i nemici vincano fuggendo: loro non avevano l'accampamento e né alcun baluardo, dove indirizzare quelli che cedevano;

ogni cosa era posta in armi. Ma neppure Giugurta frattanto era tranquillo: girava intorno, esortava; rinnovava la battaglia e egli stesso tentava ogni cosa con i prescelti; sopraggiungeva ai suoi, incalzava sui nemici mediante i (loro) punti deboli, gli stabili che aveva conosciuto, li tratteneva combattendo da lontano.

In tal modo i due comandanti, sommi uomini combattevano tra loro, questi stessi uguali, del resto di forze disuguali. Infatti Metello aveva il valore dei soldati, come posizione da porre contro; Giugurta aveva tutte le altre cose opportune eccetto i soldati.
(By Maria D. )

Versione tratta da Sallustio - Bellum Iugurthinum

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-09-05 20:29:29 - flow version _RPTC_G1.3